| Prima delle grandi guerre dei tre regni e della formazione delle gilde vi era ai confini del nostro regno un piccolo villaggio ai margini della foresta; in questo villaggio viveva una ragazza che avrebbe cambiato la storia del nostro regno il suo nome era Bibi.
Bibi discendeva da una grande famiglia di shinoby che durante l'era del primo shogunato aveva servito l'imperatore per molte generazioni e quindi come i suoi antenati le era stata insegnata da suo padre l'arte dell'assassinio fulmineo e l'uso del arco furioso.
Di queste arti Bibi era abilissima nel uso dell'arco; la sua velocità era impareggiabile e la sua precisione accurata, duranta la caccia nei boschi era veloce come un falco e letale come un lupo nessuno riusciva a tenerle testa, e insieme a suo padre si occupava della tutela del suo villaggio in questo periodo di pace.
Uno dei passatempi preferiti di questa ragazza era passare le notti accampata nel bosco; cosi da poter ammirare ed ascoltare i suoni della foresta e come diceva spesso fondersi con la natura, infatti secondo la ragazza era dote essenziale di ogni ninja mimetizzarsi con l'ambiete che lo circondava, fu proprio in una di quelle notti che incontro due strani uomini.
Indossavano delle strane armature ed emanavano due khi completamente diversi: il primo era un khi di luce mentre il secondo un khi di tenebra, i due uomini furono impressionati dalle doti della ragazza e dalla grazia con cui si muoveva nel bosco e per questo le chiesero di seguirla a chuyno dove grazie al loro aiuto sarebbe migliorara nell'arte dell'arco.
Ma Bibi rifiutò, non voleva abbandonare il suo villaggio e la sua famiglia, i due uomini ormia rasegnati la salutarono, invitandola a venire a chuyno appena avrebbe cambiato idea; cosa che secondo Bibi non sarebbe mai capitata.
Ma aimè il destino certe volta sa essere veramente crudele.
Una notte mentre lei era nel bosco, avverti una strana inquietudine, il bosco era stranamente silenzioso, gli uccelli notturni non emmettevano nessun richiamo e il vento non soffiava tra i rami del bosco; colta da una strana inquietudine corse al villaggio e li vide il perché della sua inquietudine.
Il suo villaggio era in fiamme, degli uomini in armatura stavano uccidendo e razziando, lei al margine del bosco non riusciva a credere a quello che vedeva; poi vide suo padre accerchiato cercare di diffendere il villaggio, le sue abilità erano superiori ma il numero dei nemici e la sua età non erano dalla sua parte.
Alla fine venne colpito e prima di cadere esamine giro lo sguardo verso la figlia con le sue ultime parole in gola '' scappa ''.
Bibi si lancio nel bosco con le lacrime agli occhi, non riusciva a credere che il suo mondo e tutte le persone a lei care erano state cancellate in una sola notte, man mano che correva la disperazione lascio il posto alla collera e le lacrime alla vendetta.
Per il capitano dei predoni di Jino si era svolto secondo i piani, i paesani non avevano voluto cedere le proviste tanto facilmente ma erano solo dei contadini che non rappresentavano dei problemi per uomini di armi, l'unica cosa che lo preoccupava era di lasciare il prima possibile il bosco e di ritornare a Jino con i suoi soldati, durante la marcia sentì dei rumori provenire dal margine destro del sentiero.
Smonto dal cavallo e ordinò ai suoi uomini di mantenere la posizione fino al suo ritorno.
mentre avanzava nella boscaglia sentì un rumore simile al soffio del vento provenire dalla direzione del suo reggimento; subito si diresse dai suoi uomini per scoprire uno spettacolo agghiacciante.
I suoi soldati giacevano morti davanti a lui: alcuni erano inchiodati agli alberi e al suolo con colpi precisi e letali, altri erano distesi in pozze di sangue a causa delle frecce avvelenate, chi era stato a fare quello, come aveva potuto agire cosi silenziosamente.
Sfoderò la spada e prese lo scudo e comincio a girare la testa per capire chi fosse il nemico e da dove veniva, poi avvertì una presenza alle sue spalle; si girò e vide una ragazza con arco una faretra contente una freccia.
Preso dalla collera alzo lo scudo e corse verso la ragazza, questa prese la sua ultima freccia e la incocco, prese la mira e concentro il suo rancore e la sua voglia di vendetta in essa, la punta di acciaio comincio ad emanare una luce rossa simile alle fiamme, prima che il soldato potesse colpirla scocco la frecce che perforò lo scudo e l'armatura incendiando e carbonizando il corpo del soldato.
La sua vendetta era compiuta, ma ormai era sola, il suo mondo era andato distrutto; poi si ricordò dei due uomini incontrati nel bosco, prese il suo arco e si incammino verso chuyno.
Non sapeva ancora cosa le sarebbe capitato e che il suo nome sarebbe entrato nella leggenda
Edited by nemesis91 - 16/7/2011, 21:24
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